Fulminacci: Tante Care Cose
Data pubblicazione: 12 marzo 2021
Etichetta discografica: Artist First / Maciste Dischi
In questo 2021 decisamente arido di eventi live, l’unica speranza resta ancora il buon ascolto in cuffia. Fulminacci ci viene incontro con l’uscita del secondo disco “Tante Care Cose” (Artist First / Maciste Dischi). Il giovane cantautore romano classe ’97 cavalca l’onda lunga del Festival di Sanremo, in cui si era esibito con Santa Marinella, un pezzo da cantautorato old school inserito all’interno di un album dalle tinte molto più variegate.
“Tante Care Cose” infatti, in una definizione forse troppo stereotipata che non gli rende onore, è un disco di transizione, che si inserisce nel solco di un percorso di crescita (al momento esponenziale) che sta intraprendendo questo artista. Proprio per questo non ha (consapevolmente?) un’anima ben chiara, né tanto meno un suo “colore” preciso. Fulminacci pesca a piene mani dal genere pop nella sua accezione più ampia. A volte un po’ Silvestri (Canguro), sempre con un occhio attento a testi (bellissimi, in questo senso, il singolo Un fatto tuo personale e la traccia Giovane da un po’, quest’ultima che mette a nudo sogni e ambizioni di generazioni diverse, quella nata negli anni ’90 e i baby boomer). La varietà, nelle parole e nello stile sonoro, vuole essere dunque un punto di forza dell’album.
Meno di quaranta minuti di durata per 10 canzoni godibilissime. L’album corre veloce, già è finito prima ancora di accorgersene. Per chi ha fretta sono quaranta minuti di buona musica. Chi si concederà un secondo giro, invece, riscoprirà la nobile quanto sottovalutata arte dello scavare: per ogni ascolto in più, qualcosa di nuovo, che sia un verso azzeccato o una finezza strumentale. Il disco è rivolto anche a chi giudica solo dalla copertina: la cover è stata disegnata mediante l’impiego dell’intelligenza artificiale.
E se nemmeno questo vi ha incuriositi, siete degli insensibili.