“Nessuna barriera, nessuna forma”. Ce lo spiegano così il loro nuovo singolo “Track 1” disponibile da oggi, 4 maggio 2021. I Cactus?, trio proveniente dalle pianure industriali del nord Italia, si lasciano trascinare dalla corrente hyperpop, che da mesi sta ridisegnando le regole della musica in tutto il resto del mondo.
Tutto è iniziato nel 2016 con l’EP “Sorry for my accent” e un indie-rock 2.0 di stampo brit, e che li fa evolvere nel tempo con la presentazione del primo LP, “No People Party” (2019, Costello’s Records), in cui combinano dance-punk di metà anni 2000 con l’attuale movimento lo-fi bedroom. Nel 2020 arriva poi la loro mutazione finale, con le pubblicazioni dei singoli “Shitdisco”, “Blue Lips / Cold Heart”, “Broken Light Switch” e “Post Mortem Debugging” in cui aggiungono al loro bagaglio sonoro vibrazioni ’80s e suggestioni dark-pop che aprono ad un pubblico di più ampio respiro. Quest’ultimo passaggio risulta fondamentale nel loro cammino e i riscontri non tardano ad arrivare vedendo i brani godere di un ottimo posizionamento worldwide grazie alle playlist di Apple Music prima e Spotify poi.
I Cactus?:
“Prima di produrre ONE MORE FINAL (il nostro nuovo EP) non avevamo idea di dove saremmo andati a finire. Avevamo appena registrato canzoni molto indie pop ma sentivamo di aver esaurito il genere. Siamo partiti a produrre TRACK 1 usando suoni nu-rave, provando a capire come portare le nostre produzioni a qualcosa di nuovo per noi. Conoscevamo già la scena pc music e hyperpop ma non ci era mai saltato in mente di cantare usando l’autotune e approcciare un sound design creativo e senza regole. Ci abbiamo provato e ci siamo trovati a nostro agio nel farlo, ci si è aperto un mondo in cui potevamo usare le melodie più pop che ci venivano in mente e allo stesso tempo distruggerle nei modi più assurdi. Ci siamo chiesti spesso cosa avrebbe pensato chi ascolterà queste canzoni, abbiamo inventato storie assurde ma abbiamo sempre saputo che ormai ci piaceva troppo e non volevamo fare passi indietro. Vogliamo solo essere completamente autentici riguardo la nostra musica. La musica è il più forte strumento di comunicazione che abbiamo e, se abbastanza potente, può cristallizzare le nostre emozioni in una forma con cui si possa interagire. Nessuna barriera, nessuna forma.”