My Girl Is Retro, timido e intimo come Corallo
Corallo è il suo nuovo singolo uscito lo scorso 21 maggio. Tratto da una storia vera, quella del ragazzo senza vita sul fondo del Mediterraneo con la pagella cucita nella giacca in un brano di denuncia e di politica. My Girl Is Retro, alias Carlo Cianetti, classe 1999, decide di raccontarlo in questa bellissima e toccante canzone. Lo abbiamo raggiunto per conoscerlo meglio.
Ciao Carlo, qual è la l’aggettivo che più ti descrive?
Ciao ragazzi! Come persona direi “timido” e come artista “intimo”, che forse possono essere due facce della stessa medaglia.
Quanto è stato impegnativo, emotivamente parlando, comporre un brano come Corallo?
Molto. La parte più difficile è stato cercare di non banalizzare o strumentalizzare una storia tragica come quella. Volevo dare a quel fatto di cronaca una sorta di universalità, parlando della difficoltà di costruirsi un’identità, di essere accettati, ma senza perdere il focus sul messaggio politico e sociale. Ne è venuto fuori un appello all’umanità che, purtroppo, ritorna ad essere attuale anche quest’anno visto l’intensificarsi – come ogni estate, con il ritorno del bel tempo – delle migrazioni nel Mediterraneo e delle conseguenti storie simili a quelle che racconto nel brano.
Ha avuto il riscontro che ti aspettavi?
Sì, ho ricevuto molti messaggi di apprezzamento del brano, sia per le sonorità che per il contenuto. Quello di Corallo è un tema che per fortuna sta a cuore a tanti, e sono arrivati alcuni commenti che non mi aspettavo: addirittura qualcuno ha pianto ascoltandola, e la cosa mi fa enormemente piacere. Alla fine con la mia musica cerco sempre di toccare le corde emotive di chi ascolta e riuscirci non è scontato.
Continuerai a lavorare a pezzi dello stesso genere, quindi di denuncia politica?
Sì, i brani che ho scritto in questi anni di pausa li considero decisamente politici. Che non vuol dire che i temi sociali siano inseriti in maniera così esplicita, come è stato per Tango!, atto I e Corallo. Ma c’è un filo conduttore, a livello tematico, che comporta uno schierarsi: sono brani che parlano di empatia, collettività, uguaglianza, parità, cambiamento. E credo sia importante parlare di questi temi anche con la musica, soprattutto in un momento come questo dove tanti giovani stanno riscoprendo l’importanza di battersi per i diritti civili e una società più equa.
Il tuo primo EP è uscito nel 2018. Stai lavorando a qualcosa di nuovo?
Questi brani, a cui accennavo prima, andranno a formare quello che sarà il mio primo album in studio. Sono già terminate le registrazioni e non vedo l’ora di farvelo ascoltare, ma ancora c’è tempo. Per ora non spoilero troppo! 🙂
Hai trovato gente affine a te durante la tua esperienza 1MNEXT2021?
Purtroppo le normative anti-Covid non hanno permesso a me e gli altri artisti di entrare in contatto e conoscerci durante le finali di Roma, ma in generale c’erano tanti bei progetti interessanti. In particolare, trovavo Marte Marasco perfetta per il contesto del Concertone, ed infatti è arrivata tra i tre finalisti.
Cosa ti ha spinto a partecipare?
Sentivo l’esigenza di portare un messaggio che ritengo importante. come quello di Corallo, su un palco seguito ed amato come quello del Primo Maggio. Ci tenevo che quello che avevo da dire, arrivasse a più persone possibili. Purtroppo, alla fine, per pochissimo non sono arrivato tra i tre finalisti, ma la quarta posizione è stata comunque una soddisfazione, così come ritornare a suonare.
Avevi fatto qualche provino per talent?
No, e per adesso partecipare ad un talent non mi interessa particolarmente.
Qual è stato l’ultimo concerto che hai visto?
Se non ricordo male, sono stati Colapesce e Dimartino insieme a Bologna, all’Arena Puccini. Era settembre dell’anno scorso e per fortuna durante l’estate c’era stato un periodo di ripresa dei live.
Quale sarà il primo che vedrai? Hai già acquistato qualche biglietto?
Beh, ho ancora il biglietto per Iosonouncane a Foligno, che avrei dovuto vedere prima che uscisse l’album, ma è stato rinviato all’autunno. E ho anche il biglietto per Ypsigrock, un fantastico festival in Sicilia che, dopo aver annullato l’edizione dell’anno scorso causa pandemia, proprio pochi giorni fa ha confermato che quest’anno si farà.