Led Zeppelin: Led Zeppelin IV, 50 anni fa (1971)
Data di uscita: 8 novembre 1971
Etichetta: Atlantic
50 anni fa i Led Zeppelin, leggendaria rock’n’roll band britannica, pubblicava un disco che ha fatto storia, sia per la bellezza complessiva sia per l’importanza di alcuni brani che da lì a poco diventeranno pietre miliari del rock mondiale. Il titolo ufficiale non c’è, per questo si è preferito proseguire con la numerazione seguendo i 3 dischi precedenti, facendo così nascere “Led Zeppelin IV”.
L’accoppiata iniziale “Black Dog”-“Rock and roll” è travolgente ed è un vero e proprio manifesto zeppeliniano: rock duro e incisivo con la chitarra di Page e la voce di Plant che fanno da padrone per un inizio a dir poco devastante. Anche la figura di Bonham, presente dietro le pelli fino alla sua morte nel 1980 (e conseguente scioglimento della band) è stata fondamentale in questo album, visto ciò che riesce a fare durante questi meravigliosi 42 minuti. Esattamente posta a metà disco c’è “Stairway To Heaven”, disco di platino in Italia e nel Regno Unito (con più di 700.000 copie vendute) e probabilmente il brano più celebre nei 9 dischi partoriti da Plant & Co. Il titolo molto probabilmente è riferito ad una “scalinata verso il Paradiso” presente nel libro della Genesi. Il pezzo è tra i più complessi mai scritti dalla band, con un intro delicatissima di flauto dolce e chitarra acustica che va piano piano trasformandosi in un vero e proprio brano hard rock soprattutto nella suite finale, in pieno stile Led Zeppelin. “Four Sticks” è grinta pura ed è rappresentata da un riff graffiante di chitarra quasi ripetuto in loop. Il titolo ha un’origine molto particolare: infatti Bonham suonava con due coppie di bacchette (in inglese “stick”) e da lì il titolo che poi caratterizzerà il brano.
Avviandoci verso la conclusione ci si imbatte in “Going To California”, malinconico e minimale brano simil-folk, con una delicatezza acustica notevole (presente anche il mandolino suonato da John Paul Jones). E’ quasi una road-track da ascoltare comodamente in macchina durante un viaggio nel Nord America che in maniera delicatissima ci conduce alla conclusiva “When The Levee Breaks”, in cui l’armonica a bocca comanda per tutti gli 8 minuti di esecuzione (insieme ad una ritmica di batteria ben marcata ed efficace). In tempi piuttosto recenti questo pezzo ha ritrovato la celebrità che meritava quando è stato inserito nei titoli di coda del film “La Grande Scommessa”, uscito in Italia a gennaio 2016.
“Led Zeppelin IV” è senza dubbio, storicamente, uno degli album di maggiore successo con i suoi quasi 40 milioni di copie vendute in tutto il mondo, senza dimenticare le 260 settimane consecutive di presenza nella classifica delle vendite degli Stati Uniti. Complessivamente, l’album ha ottenuto 1 disco d’oro (Germania), 12 dischi di platino e 2 dischi di diamante (2 milioni di vendite in Canada e 24 milioni negli Stati Uniti). Nel mondo dello streaming, ovviamente il brano più ascoltato è “Stairway To Heaven” con 633 milioni di ascolti, seguito da Black Dog con 233.
Basterebbero questi numeri da capogiro per far capire la grandezza di questa band e di questo lavoro. Ma i dischi vanno anche ascoltati, senza farsi abbindolare dai numeri: ebbene qui, al contrario di quanto succede da 10 anni a questa parte, i numeri sono direttamente proporzionali alla qualità.