TOP 5: i migliori album italiani del 2021
Siamo quasi giunti alla fine del 2021 ed è arrivato il momento di tirare le somme di quest’anno. Ovviamente non potevo non fare una classifica dei 5 migliori album del 2021, almeno secondo me. Ecco una recensione umile:
- Blanco – Blu Celeste: possiamo chiamarlo la rivelazione del 2021? Assolutamente sì. Ormai il suo “blanchito baby, Michelangelo” è universalmente riconosciuto. Blanco, all’anagrafe Riccardo Fabbriconi, anno 2003, in questo album scaraventa tutta l’energia e la rabbia dei suoi 18 anni. Onesto, grezzo e sincero, arriva dritto al cuore e “mi fa impazzire”. La canzone che dà il nome all’album “Blu celeste” appunto, stupisce per la sua maturità (rara in un artista così giovane) e mi lascia incuriosita per i suoi lavori futuri. L’unica domanda che mi pongo è: sarà all’altezza di Sanremo 2022? Secondo me sì.
- Maneskin – Teatro d’ira Vol.1: ma ne sbagliano mai una? Direi proprio di no. Il 2021 è stato l’anno d’oro dei Maneskin: prima vincono Sanremo, poi l’Eurovision, spopolano in America, vengono intervistati da Jimmy Fallon, vincono un MTV EMA categoria best rock, un Grammy e aprono il concerto degli Stones. Altro? Esponenti per eccellenza del rock italiano all’estero, ormai fanno parte della cultura popolare. L’album denuncia tutta la rabbia della loro generazione, non per il solito amore andato male, ma una rabbia sociale che in “Coraline” raggiunge il suo culmine.
- Caparezza – Exuvia: già dalla prima traccia, “Canthology”, i riferimenti al passato sono evidenti. Sembra che in questo album Caparezza abbia voluto tirare le somme sulla sua carriera finora e fare pace con sé stesso. “Exuvia” deriva dal latino e indica ciò che resta dalla muta di un insetto. Un album meditato, forse frutto del periodo Covid? Non lo sappiamo, l’unica certezza è che la coerenza è il punto forte dell’artista. Le tematiche sociali, che contraddistinguono sempre i suoi album, ovviamente non mancano neanche stavolta. “El sendero” parla dei migranti, “Come Prypiat” racconta il mutamento politico avvenuto al sud, dove l’elettorato si è spostato verso Lega Nord, partito che fino a pochi anni fa denigrava il meridione. Con questo album Caparezza si riappacifica col passato e non ha più paura del futuro, cosa che ci segniamo anche noi tra i buoni propositi del 2022.
- Mace – OBE (out of body experience), ossia viaggio extracorporeo, ed è proprio il viaggio il file rouge dell’album. 17 tracce con i featuring più disparati, da Blanco a Madame, da Noyz Narcos a Rkomi, passando per Salmo e altri ancora. Mace ci intrattiene con un album che potremmo definire onirico. Ogni artista ha messo la propria penna a servizio del produttore che ha offerto i propri beat, l’album quindi è frutto di un grosso lavoro di collaborazione e possiamo dire che il risultato è decisamente interessante. Sonorità sempre differenti e mai banali caratterizzano il suo lavoro, che riesce a farci uscire dal nostro corpo e farci volare fuori dall’hic et nunc.
- Madame – Madame: last but not least non potevamo chiudere questa classifica senza nominare l’artista donna con più hype del momento. Anche se giovanissima, è entrata nel panorama musicale con una forza sconvolgente. Con “Voce” ha incantato Sanremo (sebbene la classifica non l’abbia premiata) e con “Marea” ci ha fatto ballare tutta l’estate. Solo il tempo ci dirà se è un fenomeno del momento o se è destinata a durare. Per ora posso dire che l’album di Madame è il frutto di un lavoro poliedrico, che spazia dal pop al rap, e mette in luce il suo talento. Disco non scontato, che raccoglie il favore del pubblico, molto più ampio di quanto ci si potrebbe aspettare considerando i suoi 19 anni.