TOP 10: le migliori canzoni del 2021
Il 2021, musicalmente parlando, è stato un anno francamente pazzesco, pregno di relase di altissima di qualità, molte delle quali già considerate dei veri e propri capolavori. Non a caso giocare alla solita filastrocca delle classifiche di fine anno, stilando una vera e propria graduatoria delle migliori dieci canzoni è risultato oltremodo complicato.
Per questo motivo, un po’ per rispetto degli artisti coinvolti, un po’ per sano paraculismo, abbiamo deciso di selezionare dieci pezzi senza un ordine gerarchico, seguendo però un andamento da playlist. Volete fare un figurone al cenone recitando la parte di quelli che ne sanno? Allora lasciatevi andare, leggete le nostre proposte, ed accendete Spotify.
Bruno Mars & Anderson .Paak feat Thundercat e Boosty Collins, After last night
Tra i tanti capolavori citati in apertura è letteralmente impossibile non prendere in considerazione “Silk Sonic“, il gioiello firmato dal sodalizio Bruno Mars-Anderson .Paak incentrato sul un approccio modernamente retromane a tutto soul e funk. Il pezzo in questione brilla per un elemento in Italia completamente assente: l’erotismo. Qui sciorinato tra armonie bollenti, melodie avviluppanti, e il basso di Thundercat a riconciliarci con la vita.
JMSN, Love 2U
Rimaniamo nell’erotismo, ma cambiandone il senso: se “After last night” è suadente, “Love 2 U“, perla incastonata in “Heals me“, è selvaggia, carnale, graffiante, impreziosita prima da alcune intuizioni melodiche incredibilmente catchy e, successivamente, da una lunghissima coda caratterizzata da un solo di chitarra elettrica, perfetto sottofondo per battaglie notturne, in rigoroso lingerie rosso fuoco.
Ainè, Affogo
Fermarsi, rifiatare, ripartire. Ainè, uno dei capisaldi del soul italiano, è tornato sulle scene dopo due anni di silenzio con un piccolo, grande, progetto discografico, intitolato “Alchimia“. Un lavoro di grande intimità e riflessione, ben riassunto in questo brano sofferto, ispiratissimo, irresistibile.
Slowly Rolling Camera feat Sachal Vasandani, Illuminate
Eccola la vera chicca di questa piccola classifica. Un vero e proprio masterpiece confezionato da un gruppo Jazz/hip hop di Cardiff e presente nel notevole “Where the Streets Lead“. Cosa colpisce in particolare di questo episodio? Praticamente tutto, dalle atmosfere ben oculate al sapiente incontro tra cellule melodiche quadrate e ritmica complessa e fascinosa, passando per i fiati, presenti in forma non invasiva ed illuminante.
Venerus, Lacrima=piccolo mare
“Magica musica” di Venerus è stato uno degli album italiani cardine di questo 2021. Il successo, meritato, dell’artista risiede nel suo approccio, una sorta di electro soul stortissimo, sghembo, a tratti incomprensibile, talvolta anche ridondante. Ma non è il caso di “Lacrima=piccolo mare“, per dispersione il passaggio più riuscito, quasi sinistro e di una bellezza accecante.
Jorja Smithx Guilty Beatz, All of this
Forse i più distratti ancora non se ne sono accorti, ma l’Amapiano, genere che proviene dal Sudafrica e meraviglioso incontro tra folklore ed elettronica, sta conquistando il mondo. In UK, dove c’è una tradizione in tal senso ben radicata, in questo anno solare è stato pubblicato quello che sembra la vera e propria consacrazione, cucito dal genio di Guilty Beatz e interpretato dalla DEA Jorja Smith. Se dite di non aver l’istinto di ballare ascoltandola beh, state palesemente mentendo.
BLUEM, MARTEDÌ
Una delle rivelazioni italiane di quest’anno è stata certamente BLUEM, artista sarda trapiantata in quel di Londra. Il suo disco d’esordio, “Notte“, si è preso giustamente il proprio spazio a colpi di melodie ipnotiche su un tappeto elettronico ma estremamente minimale. “Martedì” ne riassume concept, potenza, bellezza.
Rachele Bastreghi feat Meg e Chiara Mastroianni, Due ragazze a Roma
Una produzione discografica maestosa, non di facilissima presa, passata purtroppo eccessivamente inosservata. Rachele Bastreghi con “Psycodonna” ha alzato vistosamente l’asticella costruendo un’architettura sonora quasi inedita in Italia. “Due ragazze a Roma” è un racconto carico di passione e imprevedibilità di una mai banale storia d’amore. Straniante ed evocativa.
Little Simz, Introvert
Spulciando le classifiche dalla critica internazionale, sembra proprio che “Sometimes I might be introvert” di Little Simz sia stato davvero il lavoro più apprezzato di questo 2021. E noi siamo pienamente d’accordo. “Introvert” è un manifesto, è rap, è suono epico, è senso di appartenenza, è orgoglio, è vita. Un brano importante, di quelli che ne riconosci immediatamente lo spessore fin dalla prima nota.
Kanye West, God breathed
Potevamo mai non includere anche Kanye in questa speciale classifica? Certo che no. In “Donda“, tra l’altro, c’era l’imbarazzo della scelta. Tra le tante abbiamo selezionato la traccia più percussiva, stretta, martellante, arricchita da quei due-tre colpi a sorpresa che rendono tutto ancora più dirompente. Stupenda.