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Primo Maggio: chi sono i finalisti del 1MNEXT 2023

1MNext 2023

La festa dei Lavoratori si avvicina e Roma si appresta, come ogni anno, ad accogliere il famoso Concertone in Piazza San Giovanni.
Come da copione anche quest’anno siamo lieti di conoscere tre volti nuovi, giovani e freschi : i finalisti del contest 1MNEXT, che apriranno lo show del Primo Maggio.
“Dicono” (Ghandi Dischi/Epic/Sony Music Italy) è l’ultimo singolo di Maninni (in foto), il primo finalista che andiamo a conoscere.

Il 7 Aprile esce il tuo ultimo singolo Dicono, in cui racconti di quanto la complessità dei rapporti a volte sia solo un costrutto sociale. Vuoi raccontarcelo meglio?
Certo! Io credo che purtroppo oggi come oggi siamo troppo influenzati da ciò che per una vita è stato “giusto così”. Viviamo le relazioni un po’ per “sentito dire”, come se l’aspettativa dovesse soddisfare più gli altri che noi stessi. Questo porta a rotture facili e rapporti fragili quando invece dovremmo ricordarci quanto una relazione, di qualunque tipo essa sia, si fonda su necessità personali che non possono e non devono essere condizionate dalle parole degli altri.


Enrico Brun (già produttore di Pinguini Tattici Nucleari, Gianni Morandi, Marco Mengoni, Måneskin) ha
lavorato ai nuovi brani insieme a te. Quanto ti senti artisticamente cresciuto grazie a questa collaborazione?

Una cosa che succedeva molto spesso prima era portare delle tracce in studio, rendermi conto che non andavano bene, e cestinarle. Enrico ha eliminato questo processo. Per la prima volta c’era qualcuno che mi diceva “Hey fermati! In queste tracce c’è roba che vale” e ci abbiamo lavorato su, abbiamo lavorato su dei brani con una consapevolezza diversa. Mi ha fatto capire che devo credere di più in me stesso e che a volte una cosa che non credi valida per te stesso per altri lo è. Anche parlando semplicemente di elementi all’interno di un brano: una chitarra che per me era collaterale ora è uno degli strumenti principali in Dicono.

E se per Maninni la mano paterna di Brun è stata motivo di crescita per Etta il ruolo del producer (V-Ros)
ha svoltato del tutto la sua carriera.


Etta congratulazioni per questa finale sul palco del Primo Maggio! Il tuo cambiamento artistico dai
tempi del brano Bam Bam al tuo ultimo EP Stress si sente forte e chiaro. Come è avvenuto questo
processo?

Grazie mille! Dunque Bam Bam ha sicuramente fatto breccia nel cuore dei fan che mi hanno conosciuta ad X-Factor. Poi una volta uscita dal contesto televisivo ho dovuto confrontarmi con un mondo strano, molto maschilista , in cui una donna che fa Rap non solo non è vista di buon occhio ma fa fatica ad emergere e mi sono detta che qualcosa non andava, ma proprio nel sistema. Vuoi la rabbia, vuoi la voglia di rivalsa, ha cominciato a pulsare dentro di me una vena di ribellione così forte e così urgente nel messaggio che il creare questa sfumatura rock è venuto praticamente da sé. In più il mio produttore ha da sempre suonato un certo tipo di Rock, per cui l’ho mandato a nozze. Lui stesso mi ha dato le giuste carte per capire che non era solo una rabbia del momento la mia ma una vera e propria direzione artistica in cui sento me stessa.
(e che le veste alla perfezione, aggiungo io)

Venerdì 28 Aprile è uscito il tuo nuovo singolo Mille Pare (B Music Records/Ada Music Italy) in cui si sente un forte bisogno di urlare un disagio generazionale. Come nasce il brano?
Ti racconto un fun fact: io adoro Marilyn Manson che è praticamente il Re delle “pare” ahahah. Mi sono molto ispirata a lui e volevo restituire anche quel senso di comunicazione aggressiva ma al contempo in un contrasto musicale più leggero e fluido. Sicuramente la necessità della mia generazione (Gen-Z) di parlare senza fronzoli di disturbi psicologici ed ansie sociali è molto forte ed è altrettanto “normale”, nel senso che se in un tempo ormai passato parlare di disturbi di questo tipo era al limite del tabù oggi se ne parla in un modo molto spigliato.
Certo, se da una parte abbiamo sdoganato il problema e capito che non va stigmatizzato ma anzi bisogna parlarne, cantarlo, urlarlo a gran voce e condividerlo dall’altra siamo entrati anche in contatto con il fatto, soprattutto post pandemia, che questo tipo di problematica è ormai calcolato sulla maggior parte della mia generazione, il che è preoccupante.

Etta la troveremo live, oltre che al Concertone, il 19 Maggio a Piazza Dante (Napoli).
E se il Primo Maggio è importante per tutti, per Still Charles, terzo finalista, lo è ancora di più.

Still Charles oltre ai complimenti per la finale mi sento di partire subito con un grande augurio per
l’uscita del tuo prossimo singolo Sotto Sotto che rilascerai proprio il Primo Maggio! Ce lo racconti?

Sotto Sotto è il mio personale respiro, un brano leggero perché io stesso avevo la necessità di tale
leggerezza. È raro per me darmi una pacca sulla spalla e sentirmi soddisfatto, mentre invece questa volta
sono davvero contento del risultato finale. È un brano che racconta una relazione ma in modo spensierato.
Cosa di cui non credo di essere l’unico ad averne bisogno.

Come cambia Still Charles dal primo singolo Wembley alle attuali produzioni e quante contaminazioni ci sono nella tua scrittura?
Wembley nasce in lockdown e dopo una serie di domande quali “Ma perché tenere questi brani per me? Cosa mi frena? Facciamoli uscire no?!”, ho deciso che nonostante la produzione homemade era il caso di affacciarsi nel mondo della musica. Ad oggi sicuramente affronto le cose con più consapevolezza ma sempre con la voglia di sperimentare. Mi piace aggrapparmi, a volte, a un vissuto di ascolti musicali (merito anche di mio papà musicista) legati al cantautorato italiano, passando anche per ascolti rock anni ’70/’80. Non a caso adoro Vasco che è forse la giusta crasi tra i due mondi. Per esempio in un mio brano cito Daniele Silvestri, come nell’ultimo singolo cito i Pooh. I miei ascolti sono sempre dei punti di riferimento dove potermi cercare e contestualmente trovare.

Se c’è una cosa su cui tutti e tre sono d’accordo è quando ho chiesto loro del proprio futuro, su cui i finalisti rispondono : “Live! Live! Live!”
E questo loro capitolo di tour e concerti inizia proprio da lì, da Piazza San Giovanni in Roma, dal Concerto
del Primo Maggio!
Noi tutti vi facciamo un grandissimo In Bocca Al Lupo per la finale del 1MNEXT e non vediamo l’ora di
vedervi sul palco!

A cura di Luca Frugoni

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