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VOTO DISCO9
9Overall Score

Data di uscita: 28 ottobre 2022
Etichetta: Sony Music

Anticipato dall’uscita di #001 Coordinate, #002 Hymns, e #003 Horizons, che contiene Horizon In Your Eyes, presentato in anteprima all’Eurovision Song Contest 2022, torna Dardust con DUALITY, il nuovo doppio album di venti inediti in uscita venerdì 28 ottobre 2022 . Per la prima volta l’artista ha deciso di separare le sue due anime, quella elettronica e quella al piano abbandonando ogni punto di incontro tra i due mondi. Un album coraggioso, concepito per descrivere un lungo viaggio che ha come meta la felicità.

La passione che coltivo per lo studio della psicologia umana mi ha aiutato a comprendere il dualismo da sempre presente nella mia espressione musicale.” – racconta Dardust – “Negli album precedenti, il mondo emozionale del piano e il mondo più cognitivo dell’elettronica si sono sempre fusi creando nuove prospettive sonore e un crossover a cavallo tra neoclassica e pop con elementi magici che provengono dalle colonne sonore, da un certo mondo club, dai fantasy movie, dalla musica romantica. In questo step ho deciso invece di lavorare questi due aspetti come se fossero lavorati dai miei due emisferi separatamente. Bianco e Nero, Elettronica e Pianoforte. 

Ognuno dei due lati del disco rappresenta un emisfero diverso della mente. Nel lato elettronico, che simboleggia la parte sinistra del nostro cervello, le tracce sono state plasmate con una geometria sonora nuova legata a pattern, beats, sintetizzatori e mondi musicali appartenenti a stili diversi, dal sound degli anni Novanta, alle colonne sonore di Carpenter, dei Goblin, alla garage UK e al Nu jazz. DIECI brani liberi di muoversi nel tempo e nello spazio, a cominciare da Parallel 43, la prima traccia del disco in cui l’elettronica incontra il jazz e annulla le barriere di genere. E’ la partenza del viaggio. 

In questo album si percepisce il rapporto profondo che l’artista ha con il Giappone, concetti legati alla sfera spirituale che Dardust omaggia in tracce piene di interpretazioni lasciate a chi le osserva. In brani come Space Samurai, dove, in maniera simbolica e visionaria, l’immaginario è quello di un samurai che viaggia nello spazio-tempo alla difesa di nuove galassie e pianeti. Un omaggio alla disco italiana degli anni Ottanta, il sound electro cinematografico di Moroder che incontra le colonne sonore dei Goblin. 

We’re Ready To Shine Again è un inno alla rinascita ispirato all’antica tecnica di restauro del Kintsugi, in cui gli oggetti di ceramica rotti vengono riempiti ed impreziositi da oro enfatizzando le crepe per creare nuova bellezza e identità. “Siamo pronti per splendere ancora” anche con nuove cicatrici e ferite che diventano luminose e creano una nuova unicità.

Fluid Love rappresenta la passione per la contaminazione degli stili musicali che va oltre le barriere di genere e di categoria mentre Petals, lo specchio di “Petali” in versione piano solo, è la traccia più minimale dell’emisfero elettronico. L’epilogo di questo primo viaggio libero e fuori dal tempo, si conclude con Hymn l’inno che collega concettualmente tutti i brani del disco. It’s not Rock, it’s not Grass, it’s my personal rave.

Dardust immerge completamente se stesso in un album coraggioso, dove in tutto il suo secondo lato, quello del piano solo, esprime pura emozione, la malinconia e l’innocenza del virtuosismo pianistico contemporaneo attraverso l’osservazione della natura. Come in Dune, un’ ode alla solitudine del deserto, alle sue dune morbide e alle stelle che le illuminano, e in Komorebi traccia che descrive quel preciso istante in cui la propria anima vive un cambiamento, quella sensazione fulminea di benessere come quando i raggi del sole filtrano tra le foglie degli alberi di un bosco.

Altri DIECI brani che raccontano la ciclicità della vita attraverso il fiorire delle stagioni e di come tutto non conduca ad una fine ma ad un prologo, un punto di inizio continuo. 

Anche in questa seconda parte i riferimenti sono da ricercare nella cultura dell’estremo oriente, dall’immaginario spirituale del Nintai traccia in cui Dardust sottolinea l’importanza di perseverare con pazienza nel raggiungimento delle cose anche se hai una spada conficcata dentro al cuore, a Petali e Hanafubuki che si ispirano alla nevicata dei fiori, alla bellezza dei ciliegi e alla poesia della loro fioritura.
Il petalo dei sakura si stacca, mosso dal vento creando una tormenta delicata che riflette sua essenza effimera creando una magica malinconia tradotta attraverso l’uso di semplici note.

Tutto si fa più intenso in Dono Per Un Addio, canzone scritta dopo la scomparsa del padre, dove Dardust si ispira ai versi del poeta giapponese Matzuo Basho: “Su un papavero bianco l’ala strappata di una farfalla dono per un addio”.

È un brano malinconico ma allo stesso tempo luminosissimo. Semplice, scritto dal cuore, senza passare per il cervello e ai tecnicismi pianistici. 

Il disco si chiude con Inno, il prologo di un nuovo percorso come il film di Kim Ki-duk “Primavera, Estate, Autunno, Inverno… E Ancora Primavera”, tornano le stagioni ognuna con i suoi colori e le proprie sfumature, il ciclo riparte,

il viaggio ricomincia.

Tracklist 

LEFT HEMISPHERE

  1. Parallel 43 
  2. Space Samurai
  3. Fluid Love
  4. We’re Ready to Shine Again
  5. Horizon in Your Eyes
  6. Forget to be
  7. Addó Staje feat. Tropico 
  8. The Whistle
  9. Petals (Exterior Night)
  10. Hymn (Epilogue)

RIGHT HEMISPHERE

  1. Lucciole [Dalla Finestra]
  2. Petali (Interno Giorno)
  3. Nuvole In Fiore
  4. Dono Per Un Addio
  5. Hanafubuki (Attraverso La Tempesta Dei Fiori Di Ciliegio)
  6. Komorebi (Luce Che Filtra Tra Le Foglie Degli Alberi)
  7. Dune
  8. Stormi Di Origami
  9. Nintai (Spada Nel Cuore)
  10. Inno (Prologo) 

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